Un pomeriggio insolito

CAPITOLO 1



Campus inglese


“Anche per oggi è finita”. Questo era l’unico pensiero di Alex uscendo dalla classe. Non ne poteva più di stare a scuola dalle otto fino alle quattro del pomeriggio, ma ormai mancava poco all’inizio delle vacanze estive: ancora un paio di settimane e poteva tornarsene a casa…
Uscì dall’immenso college di Moreton Hall passando per l’imponente scalinata dell’ingresso, dirigendosi poi verso il suo alloggio, poco lontano dalla scuola.
La strada che portava al campus era fortunatamente deserta: “Anche oggi sono stato graziato” pensò, con un sospiro di sollievo. Era infatti dall’inizio del trimestre che un gruppo di ragazzi più grandi di lui avevano iniziato ad offenderlo, da qualche tempo anche abbastanza pesantemente, per colpa della sua “eccessiva riservatezza”. Non capiva come potesse dare fastidio quel suo comportamento, ma pensava che fosse solo un capro espiatorio. Non era di costituzione robusta, sicuramente non poteva difendersi da quei tre bulli. Comunque nessuno pensava al perché di quello stato emotivo di Alex; lui se ne rammaricava, ma nello stesso tempo non voleva confidarsi con nessuno, forse perché nessuno gliene dava la possibilità.
Un’altra giornata finiva così, nella solita monotonia; monotonia che gli era cara.
Si sdraiò sul letto sfinito, e fissò il soffitto per un tempo che gli parve infinito, fino a quando un rumore improvviso lo svegliò da quello stato di trance in cui era caduto.
Si alzò per controllare e vide che il vetro della finestra della sua camera era stato rotto da un sasso. Guardandolo meglio, notò che il sasso era avvolto in un foglio strappato da un quaderno. Sebbene Alex immaginasse il contenuto del biglietto a lui indirizzato, e tremasse al solo pensiero, lo stirò e lo lesse: il messaggio era estremamente chiaro e conciso: “La prossima volta tornerai qui in ambulanza”, firmato: “Il tuo Incubo”.
Riuscì a vincere la paura solo dopo qualche minuto, cestinò il biglietto minatorio e si avviò dal direttore del campus per richiedere la riparazione della finestra. Il fatto lo infastidiva parecchio: era già la terza volta quel mese che il vetro della finestra della sua camera veniva rotto e molti “simpatici messaggi” simili all’ultimo gli erano già stati recapitati. E qualche volta passavano direttamente dal dire al fare…
Entrò quindi nell’ufficio del direttore e, nascondendo la sua paura, gli relazionò l’ormai ricorrente misfatto e pose la richiesta di sostituzione.
William, il direttore, era forse l’unica persona che conosceva in quel posto che avrebbe potuto aiutarlo a risolvere i suoi problemi. Preferiva comunque non coinvolgerlo: se avesse fatto dei nomi, per lui sarebbe stata decisamente la fine. William sospettava che qualcosa non andasse; visto che durante le ricorrenti visite del ragazzo nel suo ufficio aveva notato la sua eccessiva serietà che a volte veniva sostituita da una falsa spensieratezza. Alex gli faceva molta pena, e la sua riservatezza poneva un muro tra loro che gli impediva di capire quali fossero i suoi problemi reali. Sarebbe stato inutile e controproducente alzare un polverone su episodi di bullismo, alzando accuse magari infondate o punendo ragazzi senza averne le prove.
Una cosa però poteva farla e non esitò nella sua realizzazione. Dopo aver tranquillizzato Alex, assicurandogli che la sua finestra sarebbe stata cambiata prima del coprifuoco, gli disse: “Domani sera, se ti va, vieni a cena a casa mia. Ti voglio presentare una persona con cui sono sicuro andrai molto d’accordo.”. Sorpreso da quell’invito inaspettato e, soprattutto, dalle ultime parole del direttore che lo incuriosivano alquanto, Alex accettò senza pensarci troppo: aveva bisogno di cambiare aria anche solo per una sera.
Tornando verso il suo appartamento, pensò come aveva fatto il direttore William a capire il suo problema. “Pensandoci bene” riflettè “non gli ho mai accennato come mi sento, né ho detto qualcosa grazie alla quale avrebbe potuto intuirlo”. Una volta entrato nel suo alloggio, Alex si sdraiò sul suo letto e mentre l’aria fresca della primavera inglese passava per la spaccatura della finestra pensò “Che si possano capire così facilmente i sentimenti di una persona solo guardandola in faccia per poche volte? Se così fosse, sarebbe tutto più difficile, ed avrebbe anche poco senso nasconderli… spero solo di non lasciarli trasparire proprio tutti… ”.



scrivendofantastico.blogspot.com

Tutti i diritti riservati (c) 2009 Gian Marco Carlan









Capitolo precedente

|

Capitolo sucessivo

//

|

Capitolo 2

16 commenti:

  1. DI sicuro questo commento l'ha fatto un comunista. E' un'opera d'arte questa non solo un capitolo di un racconto! Degno del premio Andersen, direi quasi. Chi l'ha scritto è un vero genio.

    RispondiElimina
  2. beh, il "comunista" in questione non ero io... cmq trovo che questo capitolo sia molto interessante, malgrado alcune parti (poche) siano poco scorrevoli. scometto che nel secondo capitolo william farà conoscere al ragazzo qualcosa di fantasy... XD
    se il buongiorno si vede dal mattino, questo sarà davvero ottimo. Avanti così ragazzi!
    Leonardo
    P.s. rispetto al precedente è scitto molto meglio;-)

    RispondiElimina
  3. Grazie leo dell'incoraggiamento :) ci serve proprio in questo momento! Comunque questo racconto non sarà molto fantasy... solo verso la fine inseriremo qualche particolare... ma non ti rovino la sorpresa!!!
    P.s. è così disastroso lo Spadaccino di Karm???
    Luca Mattarolo

    RispondiElimina
  4. Non mi sarei mai aspettato commenti del genere da parte di leo. Comunque è vero ke è abbastanza contorto... che quindi anche io lo sia?!
    Gian Marco

    RispondiElimina
  5. Bene, molto bene.
    Di errorice ne sono pochissimi, sui quali si può sorvolare, quindi complimenti all' editor. Vedpo che anche il copy e il searcher hanno fatto un buon lavoro....sento un po' di profumo inglese....quei college nelle giornate autunnnali.
    A tal proposito, per il searcher ( archivista) cerca di dare gli spunti al copy ( creativo) per un minimo di noptizie contestuali ( dove,chi, quando.....). IN questo modo io riesco a leggere e sapere dove siamo ( Uk?, Francia, Usa,,,,) e chi sono i protagonisti.
    Per aiutarvi una buona idea può essere quella di mettere una foto ogni capitoletto ( anzi è obbligatoria) che sia un minimo rappresentativa del capitolo.
    POi, attenzione è importante, serve un titolo ( in questo caso non della storia ma del capitolo) , ma ciò non è obbligatorio.
    Attenzione, visto che avete lasciato perdere lo spadaccino di Karm ( se devo essere sincero è stata una scelta saggia) cancellatelo direttamente dal blog, basta che andiate su elimina post, altrimenti un lettore pensa che siano collegati.
    Per Nemanjia: dai un po' di vivacità grafica, lavora sulle immagini, senza comunque rendere il blog pieno zeppo di cose


    Buon Lavoro
    Prof.

    RispondiElimina
  6. Bene, la ringrazio per i complimenti come editor! Comunque rimpiango un po' l'aver accantonato lo Spadaccino di Karm visto che era una mia iniziativa... va beh pazienza, bisogna anche saper accetare le critiche ed imparare dagli errori :) Spero che questo lavoro non la deluderà affatto come il precedente!
    Luca Mattarolo

    RispondiElimina
  7. Beh, dopo le critiche che mi ha fatto ho cercato subito di rimediare ed ecco il risultato: un blog completamente diverso e vivace. Credo di meritarmi un voto in più XD! Almeno mezzo! Poi, non è stato facile farlo perché per mettere uno sfondo personalizzato bisognava modificare i codici html del blog e in più avevo la connessione di m... che andava 10-50 kb/s.

    PS. Il mio nome si scrive Nemanja senza la "i". Hehe

    Nemanja Rajic

    RispondiElimina
  8. A quanto pare devo aver fatto un buon lavoro come creativo, ma se non fosse stato per quell'aguzzino di Luca (;-P) non avrei mai avuto voglia di mettermi a scrivere e senza nemanja, il capitolo non avrebbe avuto un buon risalto.
    Gian Marco

    RispondiElimina
  9. Questo capitolo è decisamente meglio dello "Spadaccino di Karm" sarà perchè il fantasy non mi ispira molto perchè troppo dispersivo o perchè c'erano troppi nomi strani.. fatto sta che questo mi piace :)

    Bravi Bravi ^^

    RispondiElimina
  10. Grazie Carol anche da parte mia, certo non sarà all'altezza del vostro eccellente lavoro, ma ce la stiamo mettendo tutta veramente:)
    Luca Mattarolo

    RispondiElimina
  11. Complimenti veramente bello!
    Molto di più rispetto a "Lo spadaccino di Karm" :) (no dai questa era solo perché lo hanno scritto tutti... senza rancore luca!) :)
    Comunque, nella foto avete scritto che la scuola si chiama Morison Hall, però poi nel testo avete scritto Moreton Hall; non so se volontariamente o meno, mi sembrava giusto avvertirvi.
    Ancore bravi comunque =)
    Matteo Zopp

    RispondiElimina
  12. Bello bello, mi è piaciuto molto questo primo capitolo, a quando il secondo?? :)

    Federica

    Ps: questo sfondo però lo trovo pesante e rendeva anche meno fluida la lettura .. secondo me sarebbe meglio qualcosa di uniforme, o fare comunque in modo che le parole risaltino un po' di più, perché in certi tratti ho fatto fatica a leggere (dove è chiaro non avevo problemi, ma ci sono delle insopportabili chiazze scure qua e là >_<)
    Au revoir :)

    RispondiElimina
  13. Grazie componenti degli scrittori_improvvisati per i complimenti a nome dell'Alleanza.
    Per Zopp: Hai ragione effettivamente ce ne siamo accorti dopo di questa ambiguità, ma il nome Moreton Hall ce lo siamo inventato noi mentre Morison Hall è il nome del college della foto, comunque pensavamo di eliminare la didascalia per togliere tutti i dubbi e ci mobiliteremo il più presto possibile.
    Per Federica: Sì non hai tutti i torti, cercheremo di far diventare più chiaro il tema senza cambiarlo, visto che (almeno a me XD) piace molto.
    Luca Mattarolo
    P.S.: povero Spadaccino... :(

    RispondiElimina
  14. Dimenticavo, il secondo capitolo è pronto, basta solo che Nemanja lo posti, quindi entro massimo massimo un paio di giorni sarà a vostra disposizione :)
    Luca Mattarolo

    RispondiElimina