VABBÈ, SENTIAMO… ZOPPELLO!




Trascorrevano lentamente gli ultimi minuti di un’ora di lezione come tante, e Zopp fissava il professore senza capire una sola parola di quello che diceva. Fisicamente era lì, in classe con gli occhi puntati verso la cattedra, ma la sua mente era da tutt’altra parte. Stava già pensando a cosa gli sarebbe successo quel pomeriggio: il casino del solito autobus che prendeva per tornare a casa, a Rampazzo, gli amici, le ragazze…
Suonò la campanella. Il professore interruppe la sua spiegazione, prese il materiale che si era portato appresso e salutando gli alunni se ne andò dall’aula. “Bene” pensò Zopp “anche questa è andata...


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Tutti i diritti riservati (c) 2009 Gian Marco Carlan

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